ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO

Un’idea per l’estate – La ciclo fotografica

Cos’è la Ciclo fotografica?

• Si sceglie un percorso ciclabile cittadino

• Si definisce un orario di partenza,

• Si chiamano amici appassionati di fotografia o videomaker e insieme si pedala fotografando istantanee che colgono aspetti e luoghi significativi  situati lungo il percorso.

La nostra prima ciclo fotografica si chiama “Da villa a villa.” 

Ritrovo e partenza dalla stazione di Bollate Centro:  direzione via Montessori , dove  hanno  sede le scuole elementari, per arrivare al primo appuntamento con un luogo di storia cittadina: Cascina delle Monache, in questo cortile , antico monastero di suore, nasce alla metà degli anni Cinquanta il baseball bollatese , sport di culto in città. La storia di un gruppo di ragazzi che volevano fare gli americani e che potete trovare dettagliata nel nostro blog al titolo “Irrompe il baseball”, inoltre si può ammirare sulla facciata esterna una edicola raffigurante Maria Assunta in Cielo, recentemente riaffrescata e ricolorata  dal pittore locale Romeo Minora del Gruppo Artisti Bollatesi. La attività  e le iniziative di questa associazione si trovano sul nostro blog nel racconto il “Premio Bollate”- per una galleria d’arte moderna

Stazione Bollate Centro foto © Filippo Bordegoni

Via Montessori  © Filippo Bordegoni

Cascina delle Monache – Foto © Filippo Bordegoni

Si ricomincia a pedalare e si entra nella brughiera bollatese (la celebre Testa Nuova ) costeggiando la fazenda dei fratelli Doniselli, e i campi di granoturco di via dei Dossi.  Si  prosegue affiancando le rogge che servono per innaffiare i terreni e dopo aver dato uno sguardo sconsolato al centenario ciliegio, recentemente abbattuto dal forte vento durante un temporale,  si transita  dal parcheggio della stazione Bollate Nord: breve tratto asfaltato di via Pignone e si passa il ponte che sovrasta il sottopassaggio di viale Lombardia. Si continua lungo il sentiero che fiancheggia il canale scolmatore , dove si può notare la ripresa dei lavori per la canalizzazione delle acque,  fino a svoltare a sinistra sul  ponte dello scolmatore stesso in località  Traversagna.

Spighe di grano nella brughiera bollatese – foto © Monika Nieszkowiecka

Brughiera bollatese con le rogge d’acqua e il ciliegio centenario abbattuto da un fulmine – foto © Paolo Nizzola

Dopo un sali scendi o mangia-e-bevi, per dirla in gergo ciclistico,  si  raggiunge il campo volo al limitare di Castellazzo. Qui la sosta è obbligatoria  per ammirare  le evoluzioni in cielo degli appassionati di aeromodellismo che fanno volare vere e proprie opere d’arte aviatoria. Si tratta di una autentica attrazione per appassionati e soprattutto per i  bambini,  letteralmente affascinati da questo insolito  spettacolo.

Campo volo di Castellazzo di Bollate – Foto © Monika Nieszkowiecka

Prima di mettersi in marcia in direzione  la “Fametta” (storico circolo di pesca), si imbocca  la nuova pista ciclabile che costeggia il canale delle mitiche “sette cascate”, una volta teatro di grandi bagni adolescenziali, e a questo punto diventa obbligatorio fare una piccola deviazione al percorso principale  per commemorare, presso l’apposito spazio verde, il murales dedicato alla “Fabbrica Dimenticata”, ossia la memoria della tragica esplosione del 1918 della Polveriera  che si trovava in loco e che provocò decine di vittime, in prevalenza donne,  e il conseguente  racconto dei primi soccorsi, scritto nientemeno che da un giovane Ernest Hemingway.

Una delle sette cascate – Foto © Filippo Bordegoni

La nuova pista ciclabile – Foto © Filippo Bordegoni

Installazione in memoria dell’esplosione avvenuta nella fabbrica di esplosivi Sutter & Thévenot Foto © Monika Nieszkowiecka

Una volta raggiunto il laghetto della  Fametta, si transita sotto il tunnel che porta nel parcheggio della stazione ferroviaria di Serenella (parco delle Groane). Svoltando a sinistra si prende la pista ciclabile che costeggia il canale Villoresi e, attraversando l’abitato di  Garbagnate ,si arriva nella città di Lainate. 

Nei pressi della “Fametta” la stazione di Serenella (parco delle Groane), da qui s’inizia a costeggiare il canale Villoresi – Foto © Filippo Bordegoni

Canale Villoresi, tratto da Garbagnate a Lainate – Foto © Monika Nieszkowiecka

Qui, superato il ponte dove ha sede la storica azienda di chewing gum, nota  proprio come la “gomma del ponte”, si incontra la prima villa del nostro itinerario: villa Litta, celebre per i suoi giochi d’acqua. Si racconta, infatti,  che per intrattenere i suoi ospiti, il conte Borromeo avesse realizzato delle fantasmagoriche fontane d’acqua per sorprenderli con questo spettacolo, tanto che persino lo scrittore francese Stendhal ne rimase impressionato. Ancora oggi i giochi rinvigoriscono le visite guidate, promosse grazie alla preziosa opera dei volontari dell’associazione “villa Litta”.a

Alcuni scorci della villa Litta di Lainate – Prime 2 foto © Filippo Bordegoni 3 foto © Monika Nieszkowiecka

Lainate è il nostro giro di boa: tornando indietro fino al km. 42 (pista ciclabile Villoresi) si gira a destra verso il vecchio stabilimento della mitica  Alfa Romeo, dove ora sorge il mall commerciale conosciuto come “Il Centro”, e si riprende la pista ciclabile che ci conduce fino a villa Valera, altra storica dimora del Settecento, ancora ben conservata dai proprietari, i nobili Massa Saluzzo,  sede di eventi e manifestazioni varie .

Vista aerea di villa Valera di Arese – Riprese © Filippo Bordegoni

Proseguendo la pedalata nelle vicinanze del piccolo e agreste cimitero di Valera , si percorre la pista sterrata  che sbuca in prossimità del  ponte nei pressi del  superstore Esselunga di Santa Maria Rossa, per poi proseguire fino a condurci all’ingresso del viale alberato che porta a Villa Arconati.

La ciclabile che costeggia il viale alberato che porta all’entrata principale delòla villa Arconati di Bollate – Foto © Monika Nieszkowiecka

La celeberrima piccola Versailles attualmente è  di proprietà della famiglia di Cesare Rancilio che, sotto l’egida della omonima Fondazione dedicata alla memoria di Augusto, sta eseguendo pregiati lavori di restauro sia della facciata esterna, come si può notare passando da fuori, sia delle sale interne.  La storica villa, che in passato ha ospitato il codice Atlantico di Leonardo da Vinci (si è appena conclusa una mostra in proposito), non ha bisogno di presentazioni. Anche se  non tutti sanno che Carlo Goldoni, stimolato dalla magnificenza e rigogliosità di quei giardini, seduto sulle panchine del cortile, compose la sua celebre opera  teatrale “il Ventaglio”. Negli ultimi anni  ha ospitato un prestigioso festival musicale che ha visto salire sul palco, alle spalle della facciata dell’edificio interno, il meglio della musica rock, jazz, soul, oltre che della danza classica, italiana e internazionale. Lo testimonia il lungo elenco di artisti intervenuti in quasi 30 anni di attività.

Vista aerea di villa Arconati di Castellazzo di Bollate – Riprese © Filippo Bordegoni

Dopo aver ammirato la villa; pausa nel borgo, con una sosta  meditativa nel piccolo e originale santuario della Madonna della Fametta, minuscolo luogo di silenzio e devozione, insieme a un’occhiata al confinante Centro Ippico, celebre per essere stato  fondato dalla medaglia olimpica dell’equitazione Graziano Mancinelli. Impianto che ebbe il suo momento di gloria nel giugno del 1967:  fu scelto come una delle sedi italiane del primo collegamento in Mondovisione.

Nella foto di destra la chiesa del borgo di castellazzo. Nella foto di sinistra il santuario della Fametta – Foto destra © Monika Nieszkowiecka – Foto sinistra © Giordano Bordegoni

Si procede nella biciclettata costeggiando il  risistemato muro perimetrale della villa e pedalando, tra alberi e acque del ritrovato  canale scolmatore, si approda in  via Verdi.  Si imbocca  la pista ciclabile che, passando di fianco al centro sportivo comunale,  ci porterà di nuovo nel centro di Bollate dove ci aspetterà un gelato: il premio per questa meravigliosa sgambettata all’insegna di bicicletta e fotografia.

Informazioni utili

Qui sotto potete trovare i link al sito di Landscape Expo Tour dove trovare il percorso con altre informazioni e intinerari dedicati al territorio milanese nei dintroni di EXPO:

https://www.let-milano.com/it/itinerari/let/1/

https://www.let-milano.com/it/

Paolo Nizzola, una vita a maneggiare notizie tra giornali , radio e tv,  tanto da farne un libro autobiografico “ Ho fatto solo il giornalista”.

Milanista da sempre, (ritiene che la sua più bella intervista l’abbia realizzata con Gianni Rivera), appassionato di ciclismo, (è coautore del libro “una storia su due ruote”), amante della musica jazz (è presidente dell’Associazione Bollate Jazz Meeting) .Gaudente a tavola, soprattutto  in buona compagnia.
Insomma, gran curioso di storie, di umani e di situazioni.

Paolo Nizzola