Ospiate va in maschera,

dalla gondola a Bollate

Ospiate conquista Venezia

Conquistato il Carnevale di Venezia, gli abiti di  zio Vito diventano finalmente profeti in patria e approdano da celebrate attrazioni al Carnevale Bollatese.

Reduci dalla applauditissima passerella sul ponte Rialto, che per ben due week end li han visti sfilare in un tripudio di applausi e ovazioni di meraviglia, accompagnati da manciate di coriandoli  e stelle filanti, gli sfarzosi e variopinti costumi diventano protagonisti in casa. Per l’occasione, le abili mani di Vito hanno confezionato quattro nuovi modelli per adulti e altrettanti per bambini, tutti naturalmente a tema Ottocentesco. Alle spalle ormai già quindici cortei allegorici in gondola, le accurate opere di sartoria manuale sbarcano adesso a Bollate e saranno in mostra per tutta la “settimana grassa” nella sala esposizioni a fianco al palazzo comunale.

Zio Vito in maschera, Carnevale 2025

Un vestito di zio Vito, assaltato dai fotografi

Dopodiché sabato 8 marzo, da autentiche guest star, apriranno la sfilata allegorica del pomeriggio che prenderà il via alle 14,30 da piazza della Resistenza, snodandosi poi per le vie centrali per concludersi nel cortile dell’oratorio maschile san Filippo Neri.  “E’ un motivo d’orgoglio poter essere visti e apprezzati anche dai nostri concittadini, una bel riconoscimento  per il nostro lavoro di anni”, commenta con un pizzico di commozione lo zio Vito, come è comunemente conosciuto.

“ Non soffocare la tua ispirazione e la tua immaginazione…” (Vincent Van Gogh)

Approdato insieme al suo numeroso clan familiare nel quartiere Pirotta di Ospiate dalla provincia di Rovigo negli anni Sessanta, Vito Breda si è appassionato ai costumi carnevaleschi sedici anni fa, quando ha preso parte per la prima volta al corteo lungo le calli veneziane assieme a Bertilla, una cugina di Padova dall’insolito nome di origine argentina. Ne è rimasto letteralmente ammaliato sia dall’euforica atmosfera generale, sia dalla varietà di stili e colori e ha deciso che ”la partecipazione in maschera al Carnevale di Venezia non doveva essere derubricata come una presenza una tantum ma doveva diventare continua e attiva attraverso il coinvolgimento di parenti e amici e avere un obiettivo preciso: destare ogni volta curiosità e stupore, ossia fare in modo che il nostro gruppo in maschera facesse la differenza”.

L’allegra combricola, carnevale 2025, Venezia

Forte di questo stimolo, ha deciso  che era arrivato il momento di tirare fuori dal cassetto il sogno giovanile rimasto irrealizzato e renderlo realtà: quello di fare il sarto. Così ha iniziato a ritagliare cartamodelli, maneggiare forbici, gessetti, ago e filo per confezionare abiti in stile Ottocentesco, come da leit-motiv lagunare, con tanto di accessori adeguati: dalle scarpe alle cinture, passando per veli, cappelli e maschere, tutto “homemade in Ospiate”, come da definizione di una televisione inglese, frutto unicamente di creatività e passione personale. Coinvolti familiari e amici, in primis la sorella Regina che funge da indossatrice per le sue prove, la rappresentativa ospiatese nel giro di pochi anni è diventata una autentica vedette del carnevale Veneziano, tanto da essere ripresa di volta in volta con ampio risalto dalla stampa nazionale ed internazionale ed ottenere, nell’edizione del 2023 , il primo posto nell’apposito concorso quale miglior costume della rassegna .

Addirittura quest’anno la compagine allegorica de la Pirotta è  stata chiamata a grande richiesta a sfilare per ben due week end, a dimostrazione della popolarità raggiunta. Adesso è scoccata l’agognata ora della passerella lungo le strade cittadine e “c’è da credere – aggiunge  Vito- che sarà un’incredibile emozione perché si avvera un nostro desiderio, quello di esibirci in casa”.  Bollate rende così omaggio a questi suoi creativi concittadini che non solo esportano bellezza in suo nome, ma rappresentano soprattutto la  testimonianza plastica di come in fatto di artigianalità, legata ad eleganza e buongusto, la nostra città possa vantare preziosi forzieri di sensibilità artistica decisamente di eccellenza e che è doveroso valorizzare.

Paolo Nizzola

Per chi si fosse perso i nostri articoli dedicati al carnevale bollatese, li riportiamo qui sotto, buona lettura.

E’ un libro dei ricordi da appunti sparsi quello del carnevale a Bollate perché, se da un lato solo periodicamente e in modo ciclico ha rappresentato un momento di partecipazione comunitaria…

Anno 1978: sui muri di Bollate appare un manifesto giallo, testo in nero, con disegnata una mascherina stilizzata dello stesso colore…

La creatività che non ti immagini e che sorprende e sbalordisce. La scopri a Ospiate dentro ad un armadio ricco di meraviglie…

Una vita a maneggiare notizie tra giornali, radio e tv,  tanto da farne un libro autobiografico, Ho fatto solo il giornalistaMilanista da sempre, (ritiene che la sua più bella intervista l’abbia realizzata con Gianni Rivera), appassionato di ciclismo, (è coautore del libro Una storia su due ruote), amante della musica jazz (è presidente dell’Associazione Bollate Jazz Meeting). Gaudente a tavola, soprattutto in buona compagnia.  Insomma, gran curioso di storie, di umani e di situazioni.
Paolo Nizzola