Galeotto però non fu il film, ma la solida amicizia della compagnia che frequentava il locale, con l’aggiunta di un pizzico di voglia di sfida stracittadina.
Già da qualche anno, infatti, ‘I Tigrotti’, ormai famosi come BBC, erano iscritti alla serie C e lo spirito di emulazione ha fatto da sprone. Come in tutte le cose che nascono dal nulla, necessitavano della materia prima, il denaro. Comincia la questua; autotassarsi di 100 lire a testa ogni domenica, che salivano a 500 lire nelle ricorrenze di Natale e Pasqua.
Ma non bastava; facendo di necessità virtù, i “Pettirossi” si impegnano nella vendita del rottame ferroso per racimolare del denaro; ai tempi non c’era la raccolta differenziata e quello era un metodo per riempire le casse societarie. Anche se comprati alla fiera di Senigallia di Milano, i soldi accumulati coprivano a malapena l’acquisto dei guanti, due o tre mazze e qualche pallina. La domenica pomeriggio, allora, in sella alle biciclette – i più fortunati in motorino – tutti al campo Pirelli in Bicocca, dove giocavano il Milano Baseball e la Libertas Inter, ad osservare e imparare le fasi di gioco dalle squadre di serie A, anche se il fine principale della missione era quello di recuperare le palline sprizzate dietro casa base, che finivano oltre la rete di recinzione, per rimpinguare la dotazione societaria. Dotazione che diventava copiosa quando l’Europhon o la GBC giocavano a San Siro, terreno di gioco che poco si adattava al baseball; tra fuoricampo e foul ball il bottino diventava decisamente consistente.
Alla fine del 1962 la squadra era pronta, la Cooperativa La Benvenuta e il Centro Organizzativo Giovanile fornirono le divise e, nel 1963, dopo l’affiliazione alla federazione, i Robins si iscrivono al campionato di Serie C. La società era così strutturata: Luigi Brenna, presidente, Giovanni Farina, vicepresidente, consiglieri: Vincenzo Figini, Dante Leonesio, Franco Meazza e Alberto Savio; Giuseppe Busto vestiva i panni dell’allenatore. Le incursioni al Pirelli dei Robins avevano incuriosito Antonio Raggi, a quel tempo allenatore della Seven Up e una specie di ‘guru’ della disciplina. Questi ,una sera inaspettatamente, si presentò in sella alla sua Vespa 125 sul campo di allenamento e vedendo lo spessore dei giocatori decise diventarne il coach, all’insegna del motto: “A Milano i giocatori hanno più tecnica ma voi siete più rapidi e forti fisicamente”.
Tra il 1964 e il 1965 furono organizzati, sul “campo del Milani”, dal cognome del focoso custode, anche se in realtà era il Centro Sportivo Comunale, dei derby amichevoli che di amichevole non avevano nulla.
Le due compagini bollatesi militavano in categorie differenti, ma era in gioco il prestigio cittadino. Inoltre, con casacche diverse si affrontavano amici, ex compagni di scuola e parenti, l’uno contro l’altro a colpi di strike out. Le stracittadine furono sempre tiratissime e dalla contrapposizione polemica, toccando anche aspetti politici (più istituzionali, perché portavano la denominazione cittadina, quelli della BBC, più radicali, con tendenze a sinistra, i Robins), con i fratelli maggiori sempre vittoriosi, 2-1 e 4-3.