E’ la nostra Quaresima, autentica.
Nel marzo dal tempo sospeso, surreale, quasi fossimo dentro un incantesimo, con l’hashtag imperante “a data da destinarsi”, lo ripetiamo come un mantra nella speranza remota che ci potrà essere prima o poi una certezza, una fine del tunnel nel quale nostro malgrado siamo precipitati.
Con un simile stato d’animo l’obiettivo diventa quello di capire quando e come finirà questa stagione di coprifuoco, costellata da silenzi, paure, noia e proponimenti. Sentimenti contraddittori che si affastellano l’uno sull’altro nel trascorrere delle giornate da arresti domiciliari e nelle quali scopriamo il senso della intimità e della solitudine domestica, ma sentiamo crescere forte la nostalgia del contatto fisico, del parlarci vis a vis senza dover tenere le distanze, del salutarci con una stretta di mano, un bacio, un abbraccio. Ritornare insomma al nostro caotico rumore quotidiano, magari concependolo con uno stile meno aggressivo e frenetico e più garbato e gentile.
Ci sentiamo emotivamente più poveri e nel contempo sollecitati ad immaginare qualcosa che possa essere utile per noi e per gli altri.
Ecco allora che un gruppo di amici attempati, – costretti a rinunciare al quotidiano appuntamento dell’aperitivo, del vedere insieme una partite di calcio, assistere a concerti, o più semplicemente ritrovarsi a parlare per progettare qualcosa- sulla spinta del più giovane di loro, ha deciso di far ripartire “Bollate Oggi”, una testata periodica che negli anni Settanta ha sfornato idee, suscitato discussioni e polemiche intorno allo sviluppo della città. Una esperienza riproposta al passo con i tempi, non più cartacea ma utilizzando la rete e le sue declinazioni operative. Dunque un incipit capovolto, il web permette di sconfinare e di abbracciare un universo globale. I confini di Bollate diventano un punto di riferimento per moderne fascinazioni di pensieri e parole, un modo innovativo di affrontare la realtà pur partendo sempre da una comunità locale, la sua storia, i suoi ricordi, i personaggi e gli eventi che l’hanno fatta crescere e che possono essere motivo di stimolo e di rimando per approfondire e capire il nuovo che avanza. Ognuno dei componenti di questo blog porta la sua esperienza professionale, sociale, culturale, amministrativa acquisita negli anni. Come spirito di fondo, tra ieri, oggi e domani, il senso critico e la curiosità civile, con l’ambizione che possano risultare un contributo utile ad una collettività composita e in continuo mutamento perché inserita nel contesto più ampio della grande area metropolitana milanese.
L’entusiasmo degli inizi, tanta passione e un po’ di follia gli ingredienti della reinventata avventura editoriale. Insieme però anche ad un pizzico di goliardia: lo stato di clausura forzata ci ha fatto capire che, giunti ad una certa età, abbiamo pure il diritto di divertirci.