In programma dal 24 Giugno al 17 luglio , anche quest’anno all’insegna della sobrietà, con il palco inserito completamente nel contesto circostante, rispettando i tempi e la luminosità della natura, senza il supporto di luci artificiali. Scelta artistica risultata vincente, nella ”limited edition” dello scorso anno.
Da questa edizione, si vuole pure ampliare l’offerta di fruizione al pubblico del contesto del Castellazzo: non solo gli incantevoli spazi dei giardini e delle eccellenze architettoniche della Villa ma, spingendosi al di fuori, riscoprendo eventi e situazioni che fanno parte della storia del borgo, che ospitò le prime riprese cinematografiche del dopoguerra con il film “Il sole sorge ancora”, pellicola del 1946, diretta da Aldo Vergano, girata e interpretata, per buona parte da castellazzesi, o percorrendo in bici, in una visita guidata, le stradine della frazione, arrivare alla grande storia, quella della tragica esplosione della fabbrica d’armi “Sutter&Thévenot”, nota come la Polveriera di Castellazzo, che nel 1918 provocò decine di giovani vittime e in cui apparve, in qualità di infermiere, un giovane Ernest Hemingway, volontario della Croce Rossa. Occasione dunque per entrare in contatto con il territorio, i suoi ambienti e le sue vicende umane. In linea con questa filosofia, sono previsti anche due incontri culturali, uno in Villa e uno in Biblioteca a Bollate, con autori e pensatori che faranno riassaporare il clima letterario degli antichi “salotti”.
Tuttavia, come da tradizione, ormai da qualche anno, il festival si accende partendo dal centro città: su iniziativa della Associazione Bollate Jazz Meeting, giovedì 24 giugno, alle ore 20, nella centralissima piazza del “Cantun Sciatin”, è in programma l’evento gratuito inaugurale: la performance, carica di ritmo e ironia, del quartetto jazz-funk Licaones, capitanato dal duo Francesco Bearzatti e Mauro Ottolini, sax e trombone.
Il giorno dopo, venerdì 25 giugno, si aprono i cancelli della Villa: sul palco salirà Rachele Bastreghi, nota per essere la componente femminile dei Baustelle, la cantante toscana è da poco uscita con il suo primo album solista, intitolato “Psychodonna”, ricco di collaborazioni al femminile.
Lunedì 28 giugno torna in scena la magia degli Avion Travel, già protagonisti di tante serate nel corso delle precedenti edizioni. L’occasione è il quarantennale della band di Caserta, che si focalizzerà sul repertorio degli album “Bellosguardo”, “Opplà”, “Finalmente Fiori” e “Cirano”, ovvero i capolavori del gruppo realizzati negli anni novanta. Il concerto fa parte della rassegna “La Musica nei Cieli”, che riprende con questo spettacolo e un’altra importante anteprima, la collaborazione con il Festival. In questo ambito si consolida la collaborazione con un’altra rassegna operante nel territorio, “Terraforma”, con l’appuntamento di sabato 3 luglio, “Il quadro di Troisi”, un progetto di Andrea Noce (Eva Geist) e Donato Scaramuzzi (Donato Dozzy) pieno di intuizioni a metà fra la canzone d’autore e l’elettronica.
Nel Festival dalle nuove contaminazioni ed esplorazioni, non poteva mancare anche uno “strano orario”, ovvero un modo per godersi appieno uno spazio magico come quello della Villa. Domenica 4 luglio, dalle ore 6.00, il sorgere dell’alba sarà accompagnato dalle musiche, il piano e l’anima di Remo Anzovino. Autore prolifico per il cinema e la televisione (ha vinto il nastro d’argento per le sue musiche da film) .Si tratta del secondo progetto, realizzato in collaborazione con la “Musica dei Cieli”.
Si chiama invece “deSidera tour”, la nuova proposta live di Cristina Donà, che approda a Villa Arconati-FAR venerdì 9 luglio. Durante l’esibizione, la cantante presenterà in anteprima alcune canzoni di “deSidera”, disco nato anche grazie ad un crowfunding di successo, terminato lo scorso 11 aprile.
Sabato 10 luglio, si rinnova l’appuntamento con il teatro, che da qualche anno è tornato protagonista. Sul palco ci sarà Michela Murgia, con il suo monologo “Dove sono le donne?”.
La serata di venerdì 16 luglio sarà all’insegna della vera festa della musica, attraverso l’incontro di contaminazioni musicali e dissonanze in rima, di “Aljazzeera feat. Frankie HI-NRG MC”, ovvero un trio jazz che dialoga con uno dei padri del rap made in Italy.
La chiusura è affidata alla sapienza di Moni Ovadia, in scena sabato 17 luglio, con “Oltre i confini Ebrei e Zingari”. Con lui sul palco la “Moni Ovadia stage orchestra”, in un appassionato contributo alla battaglia contro ogni tipo di razzismo.
Gli spettacoli inizieranno alle 20, per sfruttare la luce naturale del crepuscolo, ad eccezione di quello del 4 luglio previsto alle 6 mattutine, naturalmente attenendosi alle disposizioni anti-Covid.
Prima degli spettacoli, su prenotazione, sarà possibile effettuare una passeggiata guidata alla scoperta delle “delizie” del rinnovato e risistemato Giardino.