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L’alfabeto di 25 anni di jazz a Bollate

“Bellissimo il jazz: crea empatia…unione tra le persone” (Mimma Mora)

Venticinque anni di jazz a Bollate. La piccola bella storia di un’esperienza nata per passione che ha portato i grandi nomi nella periferia milanese, con l’edizione 2023 (4 appuntamenti dal 13 marzo, con il concerto inaugurale di Bobby Watson, al 4 aprile) taglia il traguardo del quarto di secolo.

Quello promosso dalla Associazione Bollate Jazz Meeting è un itinerario artistico culturale contrassegnato da concerti, conferenze, mostre, personaggi, immagine grafica, soprattutto da una bella grande amicizia, nata e sviluppatasi proprio all’insegna dell’incontro. Fattori che presi nel loro insieme han portato Bollate ad essere annoverata come una delle capitali jazzistiche in Italia (cit. guida “Le città del jazz”-2005), non solo per aver portato sui palchi e nelle piazze cittadine il meglio del settore in ambito nazionale ed internazionale, ma anche per aver appassionato a questa musica centinaia di persone di ogni età, provenienza, interesse e professionalità diverse, aggregandole attorno all’iniziativa diventata nota con il nome di“Conoscere il jazz”. E siccome “il jazz è semplicemente un viaggio che non ha fine”, ripercorriamo e approfondiamo questo viaggio attraverso l’alfabeto dei personaggi e che lo hanno suonato e della compagnia di amici che lo hanno accompagnato.

Aldana Melissa

la giovane sassofonista di origine cilena ha fatto del palco dell’auditorium di Cascina del Sole, dove ha chiuso la 18esima edizione, il trampolino di lancio per la sua prima tournée europea, passo iniziale di una carriera che l’ha portata a divenire una celebrità internazionale, conseguendo una serie di riconoscimenti: prima sudamericana ad imporsi nel Thelonius Monk International Jazz Saxophone Competition e, in particolare, l’Award Martin Segal al Lincoln Centre di New York. Attualmente è considerata una star dello strumento, non per niente incide per la prestigiosa etichetta Blue Note

Anderson Ray

Da sinistra: Gary Versace , Ray Anderson , Tommy Campbell, Steve Palermo

Il versatile trombonista statunitense ha compiuto svariate apparizioni nel panorama  bollatese. Dapprima un fuori programma, nel maggio del 1995, alla guida della Alligatory band, successivamente ha preso parte, nel 2015, alla 19esima edizione di “Conoscere il Jazz”. Nel mezzo, ha tenuto una memorabile esibizione nel giardino del ristorante Castanei di Arese, nell’ambito della manifestazione “Jazz in Giardino” del 2011, dove con il suo trombone ha inscenato un inatteso concertino, accompagnando il gracchiare della rane del vicino stagno. Un simpatico controcanto che è entrato di diritto nei momenti esclusivi e irripetibili dell’attività di Bollate Jazz Meeting.

Agudo Luis

In duo con Franco D’Andrea

percussionista argentino, più volte ospite del palco bollatese che ha condiviso con diversi musicisti e in diverse situazioni. Su tutte, la splendida gemma, realizzata in coppia con il pianista Franco D’Andrea: una suggestiva improvvisazione di suoni e ritmi che hanno ammaliato la sala della biblioteca nel marzo del  2000. Qualche anno prima, nel 1987  presso il centro culturale Paolo VI, ha tenuto una lezione performance suonando strumenti della tradizione africana.

Barron Kenny

autentico gigante del pianoforte, è stato la star dell’edizione del 2009. Con le magiche armonie che fluivano dalla suo Steinway gran coda, nella serata del 9 marzo 2009 intitolata“I remember Monk”, ha letteralmente affascinato e conquistato la platea del cinema Splendor.

Bennink Han

il poliedrico e fantasioso percussionista olandese si è fatto conoscere ed apprezzare alla rassegna del 2009 quando, ad un certo punto, ha battuto il tempo del suo B.B.B. Trio percuotendo i legni del palcoscenico dell’auditorium don Bosco. Considerate le sue eccentriche e funamboliche caratteristiche di espressività empatica, è nata l’idea di renderlo protagonista del singolare evento “Artist in residence”, che per 3 giorni (5-6-7) nel marzo 2012 lo hanno visto esibirsi in diversi luoghi della città, dalle scuole al palcoscenico, passando per cene e addirittura una singolare performance alla stazione ferroviaria: un’insolita esibizione al rientro a casa dei pendolari. Addirittura, nel corso della serata “Jazz Convivio”, ha improvvisato un esclusivo e scatenato show, accompagnato dalla batteria di Tullio De Piscopo e dal sax di Luca Cigalini, nel corso del quale, da grande appassionato di ciclismo, ha battuto il ritmo su una bicicletta. Dalla tre giorni è stato tratto, dal filmaker bollatese Stefano Forlani, il docu film “Han Bennink in Bollate”, proiettato al Bergamo Jazz Festival dell’anno successivo. Inoltre, in tandem con il pianista Uri Caine, è stato il cointerprete, il 2 novembre 2014, del concerto Sos Splendor che ha avviato la mobilitazione cittadina per evitare la chiusura dello storico teatro.

Bergonzi Jerry

“The Master del sax tenore”, come viene identificato nell’ambiente lo strumentista statunitense, ha aperto con il suo quartetto la 18esima edizione, quella denominata “We Insist”. Qualche tempo prima, nell’estate del 2009, alla testa del suo trio si è esibito ad Arese nell’ambito di “jazz In Giardino”, naturalmente ancora come “Master of Tenor”.

Bosso Fabrizio

senza ombra di smentita, si può dire che Bollate ha tenuto a battesimo e accompagnato passo per passo la carriera del talentuoso trombettista italiano. Il debutto nel febbraio 2003, in compagnia del pianista Rosario Sportiello, ad interpretare le composizioni di Louis Armstrong; nello stesso anno, il 1 giugno, sul palco in piazza del Cantun Sciatin, in un originale Trumpet Connections, insieme a 3 colleghi trombettisti (Soana, Casati, Toffanelli), prologo di altre partecipazioni: nel 2006 con Flavio Boltro nel programma “Le trombe del re”; nel 2015 in trio con la batteria di Lorenzo Tucci e il contrabbasso di Rosario Bonaccorso; nel 2018 ad inaugurare il cartellone “Trumpet”, rassegna dedicata al suo strumento. L’ultima presenza nel marzo 2019, al teatro Splendor, solista con la Monday Orchestra, diretta da Luca Missiti, nell’esecuzione di celeberrime musiche da film. Presente pure a  La Valera in jazz”, nell’estate del 2013. Di questo concerto, il  pubblico ricorda ancora una memorabile versione di Estate, suonata proprio allo scoccare della mezzanotte dell’inizio del giorno del solstizio

Brocca Alessio

Brianzolo loquace, disponibile, dal tratto generoso ed espansivo, soprattutto in dialetto, è stato per anni il fornitore- accordatore di pianoforti, rispondendo con pazienza ad ogni richiesta dei musicisti. Leggendaria e simpatica allo stesso tempo è stata la querelle sul ci vuole orecchio, scandita tra il dialetto brianzolo e lo slang a stelle e strisce, con il pianista statunitense Danny Grisset a proposito del timbro, stonato o meno, di un tasto del pianoforte. E’ scomparso nel settembre 2020.

Cables George

il pianista del Queens newyorkese è un amico di lunga data della nostra città, tanto da essere stato inserito nell’albo delle celebrità cittadine. Più volte presente a “Conoscere il jazz”. Il debutto in occasione della edizione del 2014, nel corso della quale, con il supporto della rivista specializzata Musica Jazz, è stato prodotto il cd “Live in Bollate”, che l’anno successivo, sempre sul palco di Cascina del Sole, è stato presentato al pubblico cittadino. Dopo un periodo di fermo a causa di seri problemi di salute, per la cui cura anche l’ Associazione Bollate Jazz Meeting si è mobilitata nell’operazione di crowfunding. Una volta ristabilito, è tornato ad esibirsi alla platea cittadina nella primavera del 2019. Successivamente, più in forma che mai -autentico caso di resilienza umana- ha tenuto un concerto natalizio, nel dicembre 2021 al teatro comunale LaBolla.

Caine Uri

Uri Caine trio, con Mark Helias e Clarence Penn

il raffinato pianista statunitense di formazione classica, è stato il principale artefice della campagna Sos Splendor: il 2 novembre 2014, assieme alle funamboliche percussioni di Han Bennink, ha tenuto la prima delle esibizioni promosse allo scopo di salvare lo storico teatro parrocchiale dalla chiusura. Due anni più tardi, il 17 ottobre 2016, è tornato a festeggiare, insieme al suo trio, la riapertura della sala con un concerto dedicato. Nella circostanza, la parrocchia San Martino ha voluto tributargli un doveroso riconoscimento per l’impegno profuso alla causa di sensibilizzazione.

Cerri Franco

Franco Cerri firma il mitico tabellone di Bollate Jazz Meeting

“l’uomo in ammollo” ha vantato una lunga e cordiale amicizia con l’ambiente del jazz bollatese, fatta non solo di concerti, pure di momenti conviviali e incontri amicali. L’esordio per celebrare i cinque anni della rassegna nel 2001, con un sold out alla biblioteca comunale. Nel 2006 il ritorno, con l’inseparabile amico Enrico Intra, nella serata che non poteva che intitolarsi “il jazz italiano si racconta”. Ospite d’onore a due “Jazz Convivio”, ha avuto inoltre l’opportunità di potersi esibire nella suggestiva sala del Pompeo di villa Arconati, nell’ambito dell’Italian Jazz Fest del  settembre 2015.

Cifarelli Roberto

Roberto Cifarelli, fotografo ufficiale della rassegna Jazz a Bollate dal 2003, con il pianista Danilo Rea

il 13 marzo 2013, assistendo al concerto di Antonio Farao’-piano- e Franco Ambrosetti- tromba-, è stato folgorato sulla via di Bollate. Da quel giorno si è proposto ed è diventato fotografo ufficiale della rassegna. Talmente coinvolto dall’incontro con BJM da divenirne anche sponsor (con le sue macchine per l’agricoltura). Un grande amico che, oltre che con i suoi scatti d’autore, grazie al suo abbigliamento, decisamente eccentrico, dalle camicie alle scarpe, passando per gli occhiali e ultimamente per la biblica barba, non passa inosservato, rappresentando uno degli elementi scenici consolidati: il tocco multicolor della rassegna. Ci si accorge a vista d’occhio le rare volte che non è presente. In compagnia della moglie Adi, vocalist brasiliana, formano la coppia più simpatica e inscindibile del jazz italiano.

Cinema

spazio anche alla filmografia nella attività di BJM, con la proiezione di filmati legati a tematiche jazzistiche. Nell’ottobre 2022, in apertura della 29esima edizione, in biblioteca è stato presentato, in anteprima nazionale per il nord Italia, “Music Inn, arriva il jazz a Roma”, documentario realizzato dalla regista Carola De Scipio, che ripercorre la ventennale attività del celebre locale capitolino fondato dal principe Pepito Pignatelli e dalla moglie Picchi. Il 14 marzo 2018, nell’ambito della rassegna dedicata alle trombe, al cinema don Bosco di Cascina del Sole è stato presentato il docu-film “I called him Morgan”, sulla vita del trombettista LeeMorgan e di sua moglie Helen, responsabile del suo omicidio a soli 39 anni nel 1972. Nel 2011 , oltre al documentario su Franco D’Andrea (vedi al nome del pianista), il 28 marzo, in biblioteca, è stata proiettata la pellicola “Io sono Tony Scott”, dedicata al clarinettista siculo- americano dal regista Franco Maresco.

D’Andrea Franco

il raffinato pianista , premiato come miglior musicista europeo nel 2010, ha fatto la sua prima apparizione cittadina alla biblioteca comunale nel 2000, in una estemporanea esibizione in coppia con il percussionista Luis Agudo. Il ritorno in grande stile, in un concerto per piano solo, nel corso dell’edizione del 2005. Abbinato con un altro grande del jazz contemporaneo, il trombettista statunitense Dave Douglas, vi ha fatto ritorno nel 2011. In occasione di quest’ultima esibizione, è stato altresì proiettato il docu-film di Andreas Pilcher, “Franco D’Andrea Jazz Pianist”, prodotto dalla Accademia Nazionale del Jazz.

De Piscopo Tullio

Tullio De Piscopo con Flavio Boltro

il popolare ed eclettico batterista napoletano ha battuto il ritmo a diversi appuntamenti del percorso bollatese. Il primo all’auditorium di Cascina del Sole, dove ha fatto registrate un inatteso tutto esaurito, con tanto di persone in piedi. Nel 2010 nuova rentrée allo Splendor in un “Jazz Project”, che lo ha visto interprete con i fiati di Flavio Boltro (tromba) e Mattia Cigalini (sax). Ospite del “jazz Convivio” del 2012, ha inscenato una indiavolata percussion- session con Han Bennink. E’ stato altresì la guest star della spumeggiante jam -session finale de la lunga notte della batteria del 12 ottobre 2017, manifestazione ideata dal batterista Paolo Pellegatti per ricordare il maestro Enrico Lucchini, che ha visto sul palcoscenico dello Splendor sfilare i migliori batteristi della musica contemporanea italiana. Inoltre, nel 2014,ha presentato alla biblioteca comunale la sua autobiografia “Tempo: la mia vita”.

Escoffery Wayne

Wayne Escoffery con Dave Kikoski, Ukewo Ugonna e Ralph Peterson

il talentuoso sassofonista, originario di Londra ma formatosi a Boston , ha esordito nella rassegna bollatese in occasione della festa della donna, l’8 marzo del 2010, alla guida della celebre Mingus Dynasty, band nata nel 1979 su iniziativa della vedova di Charles Mingus. Nel 2015 ha fatto ritorno a Bollate con il suo quartetto, inaugurando la 19esima edizione e avviando dal palco di Cascina del Sole la sua tournée europea.

Franco Maurizio

Maurizio Franco presenta il concerto in duo di Enrico Pieranunzi e Enrico Intra

musicologo, direttore didattico della civica scuola jazz di Milano, è stato il mentore, a partire dal 1997, della rassegna Conoscere il jazz, a cui ha dato il nome. Dapprima con le sue conferenze sulla storia e l’evoluzione della musica afroamericana, successivamente descrivendo temi e musicisti che di anno in anno hanno caratterizzato le 25 edizioni.

Fresu Paolo

il trombettista sardo è stato la guest star della 20esima edizione, quella che celebrava i “Venti di jazz” nel 2016. Alla guida del suo quintetto ha fatto registrate il tutto esaurito al teatro Splendor, in un concerto che lo ha fatto risultare il musicista più votato nel referendum indetto tra il pubblico della rassegna. Come vuole lo spirito della Associazione, all’insegna del meeting, si è incontrato nel dopo concerto per un momento di brindisi e autografi con gli spettatori. A grande richiesta, è tornato due anni più tardi, nel 2018, con il Devil Quartet, ancora una volta davanti ad una platea gremita, chiudendo le tre serate intitolate “Trumpet”.

Fuller Curtis

lo storico trombonista (classe1934) di Bud Powell, John Coltrane e Jimmy Smith, alla testa di un sestetto in cui spiccavano la tromba di Jim Rotondi e la batteria di Joe Farnsworth, ha chiuso il cartellone del 2011, con una esibizione piuttosto estemporanea, suddivisa in due set perché favorita dal buon cibo e dall’abbondante vino.

Giuliani Rosario

l’ ultima apparizione del sassofonista laziale è datata autunno 2022: in coppia con il pianoforte di Pietro Lussu ha inaugurato la rassegna “Duets”, passata alla storia per aver traslocato dalla primavera all’autunno. In precedenza, nel 2008, con il suo trio ha eseguito un omaggio alla musica di Ornette Coleman. In abbinata con il pianoforte di Enrico Pieranunzi, è stato invece protagonista della serata finale della ventesima edizione, con un concerto dedicato alla musica di Duke Ellington.

Gomez Eddie

il contrabbassista di origini portoricane che ha accompagnato i più grandi nomi del panorama internazionale, il 6 marzo del 2008 ha tenuto all’auditorium solese un’applauditissima performance nel nome di Bill Evans, il celebre pianista del cui trio è stato componente per ben 11 anni. Sempre nel ricordo di Evans, ha fatto ritorno nell’estate del 2018,con il progetto “Kind of Bill”, presentato ad Arese nell’ambito della iniziativa “La Piazza in Jazz”. 

Harrell Tom

Il quintetto di Harrel, con Danny Grissett, Ugonna Ukewo, Jonathan Blake e Wayne Escfoffery

L’introspettivo trombettista statunitense è stato l’artefice, con il suo quintetto, del concerto straordinario:“Bollate meets New York” del 15 novembre 2011 al teatro Splendor, unica data italiana.

Intra Enrico

Enrico Intra e Enrico Pieranunzi nel concerto per due pianoforti

pianista e direttore d’orchestra. Uno dei padri nobili del jazz italiano è stato, in compagna del sodale Franco Cerri,  una delle figure di spicco della decima edizione, nel concerto battezzato “il jazz italiano si racconta”. E’ tornato nel 2013 per il singolare progetto “Induo”, doppio pianoforte con Enrico Pieranunzi. Un evento insolito e all’insegna della improvvisazione, dal quale è stato tratto un cd live.

Jordan Sheila

“la messaggera della musica jazz e bebop”, come la cantante ama definirsi, ha all’attivo due performances bollatesi, un concerto a tarda sera a la Casa del Tempo nel parco centrale e, nel 2005, in una serata di neve abbondante che non ha però scoraggiato il pubblico, all’auditorium solese in trio con E.S.P., Attilio Zanchi, contrabbasso, Roberto Cipelli, pianoforte, e  Gianni Cazzola, batteria. Evento promosso in occasione della ricorrenza dell’8 marzo, con la collaborazione de l’Accademia Vivaldi e dell’Associazione Mondo Donna Bollate.

McPherson Charlie

il sassofonista statunitense è stato uno degli ospiti del cartellone del 2008, denominato “Sixties” e dedicato ai grandi cambiamenti del jazz negli anni Sessanta. La sua esibizione era intitolata:“Charles Mingus, la poetica delle mutazioni”.Oltre ad aver tenuto un concerto sublime, ha impressionato per la sua qualità sonora e per la maniacale professionalità mostrata durante il sound -check: ha suonato in diversi punti della sala per verificare l’omogeneità dell’acustica in ogni settore della platea. Un comportamento talmente perfezionista che ha lasciato esterrefatto il collaudato tecnico del suono Max Cappellini, che ha commentato: “in tanti anni di lavoro non ho mai visto un controllo dei suoni cosi minuzioso e attento ad ogni particolare”.

Missiti Luca

il giovane e talentuoso direttore d’orchestra milanese è ormai un amico di Bollate Jazz Meeting. Con la sua Monday Orchestra e con Fabrizio Bosso tromba solista, il 4 marzo del 2019 al teatro Splendor, ha diretto l’esibizione “Movies!”, dedicata alle celebri musiche da film, da lui stesso riarrangiate, Nel medesimo anno, domenica 1 luglio, sulla piazza del Cantun Sciatin, ha diretto l’omaggio a Mario Panzeri e alla sua epoca, ospite solista Paolo Tomelleri. La Monday Orchestra ha inoltre accompagnato i diversi batteristi che si sono susseguiti sul palco del teatro Splendor in occasione de ”la lunga notte della batteria” del 12 ottobre 2017. Non fosse scattato il lockdown causa Covid, il 16 marzo 2020, con Tullio de Piscopo special guest, avrebbe dovuto presentare al teatro Splendor, in anteprima nazionale, il concerto “Una big band per Pino Daniele”.

Mostre

BLUE NOTE COVERS 1998 – ESTIVAL JAZZ DI Carlo Verri 1996 – ROUND ABOUT JAZZ di Pino Ninfa 1995

nel corso degli anni non sono mancate le esposizioni sul tema: nel 1996, in concomitanza con il gemellaggio con il prestigioso Estival Jazz di Lugano, è stata allestita in biblioteca una retrospettiva sulla manifestazione elvetica, curata dal fotografo Carlo Verri. Contemporaneamente, una delegazione bollatese, guidata dal sindaco Giovanni Nizzola, si è recata a Lugano per ricambiare il rapporto di collaborazione. Nel 1995, la mostra “Round About Jazz”, scatti di musicisti in azione, a cura di Pino Ninfa: l’immagine di copertina vincerà il concorso nazionale Kodak-sezione ritratti. Ancora Ninfa sarà protagonista, nel 1997, di un’ altra galleria di fotografie, reclamizzata dal manifesto che riportava la emblematica foto di Pharoah Sanders. Un’ esposizione non certo passata inosservata, per gli amanti del design e della bellezza stilistica, quella del giugno del 1998, “l’arte e la grafica nelle copertine della Blue Note, storica etichetta americana”. Nel 2022, invece , lungo le principali arterie cittadine appariranno i maxi poster degli scatti di Roberto Cifarelli, relativi alla mostra itinerante :“Le strade del jazz”.

O’Neal Johnny

Il primo tour italiano di O’Neal partì dal concerto di Bollate

il pianista e cantante di Detroit è stato una delle sorprese dell’edizione del Ventennale. Con la sua versatilità scenica, la voce da consumato entertainer, la postura un po’ cosi, con quell’improbabile abbondante abbigliamento che fanno di lui un personaggio singolare, ha letteralmente infiammato la platea accorsa ad ascoltarlo al don Bosco di Cascina del Sole.

Ottolini Mauro

Mauro Ottolini con la sua Orchestra Ottovolante – Concerto in Piazza – Settembre 2022

il funambolico trombonista veneto, è stato per ben due volte l’artefice dell’estate bollatese di BJM, animando e movimentando la piazza del Cantun Sciatin. Nel giugno 2021, nella performance multicolor dei Licaones, e nel 2022, il 12 settembre, con lo show Ottovolante, dove ha ripercorso in chiave swing la musica italiana degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta, improvvisando nel finale una marcin’band sulle note della celeberrima “Pippo non lo sa”, omaggio al paroliere ospiatese Mario Panzeri.

Pennisi Marco

Marco Pennisi consegna la  targa della Red Record  a Bobby Watson nel corso del concerto del Marzo 2023

grafico e designer, fin dagli inizi è il geniale sarto che veste le proposte artistiche della rassegna. Uno dei fattori che contraddistingue Conoscere il jazz rispetto a iniziative simili è proprio l’immagine che la rappresenta,”l’occhio che oltre all’orecchio vuole la sua parte”. Pennisi ha ogni volta saputo illustrare l’impatto visivo con eleganza, genialità e colore, tanto che locandine e manifesti sono diventati oggetti di culto e da collezionare. Jazz & grafica: una abbinata che ha dato un’impronta indelebile all’avventura bollatese. Recentemente, Pennisi ha acquisito la proprietà della storica etichetta milanese Red Records, dopo anni di collaborazione, come uomo dell’immagine, con lo storico patron Sergio Veschi.

Petrella Gianluca

Foto © Angelo Redaelli

il trombonista piemontese, musicista di fiducia di Jovanotti, è un altro amico di vecchia data di BJM. La prima apparizione nel 2007 con il trio di Paolino Della Porta; nel 2016 con il suo visionario progetto Cosmic Renaissance, eseguito in quintetto; e nel 2022 in tandem con il vibrafono di Pasquale Mirra. E’ stato inoltre protagonista, con Giovanni Guidi, di una esibizione tra palco e giardino a “La Valera in Jazz”.

Piazza

la piazza intesa come Agorà, luogo di incontro e socializzazione è stata sovente protagonista di eventi targati BJM. Avviati a partire dal 2002 con la Notte dei Sax; nel 2003 il Trumpet Connection; nel 2004 la Drummeria, serata dedicata alle percussioni; nel 2005 “Parkeriana”, tributo alla musica di Charlie Parker; nel 2006 concerto in piazza con la vocalist Joyce Yuille; nel 2007 l’Organ trio , con l’hammond di Vito Di Modugno. La ripresa nel 2018, con il già citato omaggio alla musica di Mario Panzeri, con la Monday Orchestra, ospite Paolo Tomelleri e la testimonianza dell’attore Enrico Beruschi. Nell’estate 2019, con il concerto etnico della Artchipel Orchestra, diretta da Ferdinando Farao’, a seguire, le due performances delle formazioni capitanate da Mauro Ottolini (vedi alla voce Ottolini).

Pieranunzi Enrico

Enrico Pieranunzi in concerto al Village Vanguard di New York la settimana prima della esibizione bollatese. Marzo 1993

il pianista romano, uno dei musicisti più apprezzati dal maestro Ennio Morricone, si è presentato al pubblico bollatese nell’edizione del decennale , in trio con Luca Bulgarelli, contrabbasso, e Walter Paoli, batteria, eseguendo un repertorio jazzistico tra Europa e America . Nel 2013, l’esibizione “Induo” con il pianoforte dell’altro Enrico, Intra, quindi nel 2016, direttamente dal prestigioso Village Vanguard di New York, in compagnia del sax di Rosario Giuliani

Salis Antonello

il fisarmonicista e pianista sardo sì è presentato a Bollate sempre con la formula del duo: con il contrabbasso di Furio Di Castri nel 2007 e con un altro doppio molto singolare, la fisarmonica di Simone Zanchini nell’edizione autunnale del 2022

Veschi Sergio

Sergio Veschi in sala di registrazione con il 29th Street Saxophone Quartet – Milano novembre 1992

storico titolare della Red Records, etichetta nata nel 1976 sull’onda del rinnovamento socioculturale portato dal 68. Veschi, esponente storico del Movimento Studentesco milanese, ha cominciato a promuovere il jazz nelle aule della Università Statale, fondando e guidando poi la Red, non intesa come rosso ma come  “Registrazioni Edizioni Discografiche”. Amico di lunga data di BJM, con cui ha collaborato alla organizzazione di concerti e mostre, fino ad essere sponsor tecnico, con il marchio raffigurato per anni sul retro delle tessere dei soci. Nel 2021 ha ceduto la proprietà al suo grafico e uomo di fiducia Marco Pennisi.

Walton Cedar

il pianista considerato uno dei giganti del jazz, ha concluso con il suo quintetto, comprendente il batterista Joe Farnsworth, l’edizione del 2008, con un tributo all’estetica dell’ hard-bop dei Jazz Messengers.

Watson Bobby

Il tour europeo per celebrare i suoi 70 si è concluso a Bollate, inaugurando la rassegna 2023 – Con il cappello di Bollate Jazz – Foto © Roberto Cifarelli

il sassofonista di Kansas City vanta una lunga amicizia con Bollate Jazz Meeting di cui è stato una presenza in svariati appuntamenti. Ultimo in ordine di tempo quello di lunedì 13 marzo, inaugurando il 25esimo della rassegna, in conclusione della sua tournée europea con la quale ha voluto festeggiare da globetrotter il traguardo dei 70 anni. In passato, ha preso parte all’edizione del 2010, alla guida della Jazz Tribe, in cui spiccavano anche Victor Lewis alla batteria , Ray Mantilla alle percussioni e Jack Walrath alla tromba. Nuova apparizione nell’edizione del 2012, in quartetto nel programma Jazz Masters , prima ancora, nel 2005, in trio con la tromba di Flavio Boltro e il piano di Dado Moroni, ad avviare la rassegna dedicata al mondo di Bird, Charlie Parker. Assaggi della sua musica anche nelle diverse location temporali di Arese: nel 2004 a “Jazz in Giardino, nel 2013 e nel 2016 a “Jazz in Piazza”. Una comparsata pure nei giardini di villa Arconati, come appendice pomeridiana dell’omonimo festival, nel 2006 per celebrare il trentennale dell’ etichetta Red Records che lo ha fatto conoscere in Italia. Già a metà degli anni novanta, con il 29 th Street Saxophone Quartet, 4 sassofoni in sequenza, si era fatto conoscere in un concerto itinerante per le vie cittadine, concluso festosamente nel cortile dell’oratorio.

Williams Buster

uno dei giganti del contrabbasso è stato ospite in occasione dell’edizione del 2007. Con il suo quartetto, sul palco di Cascina del Sole, ha improvvisato un entusiasmante “Something More”.

You and the night and the music

il brano che ha dato il titolo alla trasmissione dedicata a tutto quanto fa swing che, nel 1993, ogni giovedì sera dalle 22,30 a mezzanotte andava in onda sulle frequenze di Radio Città Bollate. Da quel programma è scaturita l’idea di dare vita alla Associazione Bollate Jazz Meeting: nel 1994 è stato redatto l’atto costitutivo che nell’incipit racchiude già l’intento del sodalizio: “un gruppo di amici decide di promuovere nel panorama bollatese un punto di riferimento e di incontro per la musica jazz e non solo…”. Nel febbraio del 1997, con il supporto dell’assessorato comunale alla cultura, comincia l’avventura di “Conoscere il jazz”, l’inizio di un percorso che, concerto dopo concerto, ha raggiunto il quarto di secolo e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi.

Crediti: ove non espressamente indicato foto © Giordano MInora

Una vita a maneggiare notizie tra giornali, radio e tv,  tanto da farne un libro autobiografico, Ho fatto solo il giornalistaMilanista da sempre, (ritiene che la sua più bella intervista l’abbia realizzata con Gianni Rivera), appassionato di ciclismo, (è coautore del libro Una storia su due ruote), amante della musica jazz (è presidente dell’Associazione Bollate Jazz Meeting). Gaudente a tavola, soprattutto in buona compagnia.  Insomma, gran curioso di storie, di umani e di situazioni.
Paolo Nizzola

Ha sempre coltivato diverse passioni. La musica nei suoi aspetti più vari, la fotografia, la storia locale e lo  sport sono sempre stati al centro dei suoi interessi. Una costante curiosità per tutto ciò che lo circonda lo ha portato a conoscere molti jazzisti italiani e americani o a scoprire aspetti dimenticati di quanto avvenuto in passato nella sua città. Ha collaborato alla realizzazione delle pubblicazioni Bollate 100 anni di immagini (1978), Una storia su due ruote (1989), Il Santuario della Fametta (2010), La Fabbrica dimenticata (2010), Il soggiorno a Bollate di Ada Negri (2014). Ha curato anche diverse mostre fotografiche, fra le quali La prima guerra mondiale nella memoria dei Bollatese (2015), La Fabbrica dimenticata (2010), I 40 anni di Radio ABC (1977). È tra i fondatori dell’Associazione Bollate Jazz Meeting (1994) di cui è segretario.
Giordano Minora