Tredicimila grazie

Luce nella Tempesta

Abbiamo cominciato il 5 aprile scorso, quasi per gioco. L’obiettivo? Impiegare il nostro tempo, durante i lunghi giorni della forzata reclusione domestica, rileggendo in chiave web la realtà bollatese, ripercorrendo la sua storia, i suoi ricordi, i personaggi e gli eventi , passati e presenti, che l’hanno fatta crescere. Archiviati i giorni della quarantena, ci siamo resi conto che il nostro appuntamento del lunedì otteneva gradimento, “per l’eleganza della pubblicazione, non provinciale né campanilistica ”; suscitava interesse, “ avete riportato alla ribalta episodi e storie che erano finiti nel dimenticatoio”; riceveva stimoli per nuovi capitoli, sono arrivate molteplici proposte di contributo. Forti di questi giudizi lusinghieri e grazie soprattutto al costante supporto dei lettori: in quattro mesi raggiunte oltre 13 mila visualizzazioni di pagina, abbiamo così  pensato che l’avventura non poteva  fermarsi ma doveva  andare avanti. Proprio perché mai come ora  passato e futuro devono mescolarsi per indicare nuovi traguardi. Adesso chiudiamo per ferie, vi lasciamo con una riflessione di padre Egidio Zoja, parroco di Castellazzo,  sul periodo di emergenza che ci siamo messi alle spalle, e con il  racconto di un giovane bollatese , Riccardo Rossi,  dal  titolo “Gli Infedeli”, vincitore del  premio speciale della giuria  del Terni Horror Fest.

Agosto 2020
Non voglio tornare come prima, e non voglio rimanere come adesso.

Sono soltanto io ad essere in crisi, o lo siamo tutti?

Posso pensare alla crisi come deterioramento di ciò che esiste ma anche come occasione di miglioramento. Non si tratta di buttare ciò che c’è o rinnegare ciò che c’era, ma rimettere in discussione l’uno e l’altro, tenere il buono ed eliminare il non-buono, riprendere il tutto e rimescolarlo. Per poter fare questa operazione, è necessario darsi un fine al cambiamento e non cambiare tanto per cambiare. La pandemia ha messo profondamente in discussione il nostro modo di vivere e, mi auguro, anche il nostro modo di pensare. Come mai un piccolissimo batterio può mettere in ginocchio il mondo intero? Da che cosa è stato causato? L’uomo, con la sua scienza, non poteva prevenirlo? e adesso che c’è, come mai non riesce ancora a vincerlo? E una volta vinto è sicuro che non ritornerà? Tutte domande che non riguardano soltanto medicina e salute, ma le capacità stesse dell’uomo e il suo futuro. Tanto potente da credersi padrone dell’universo e della vita, l’uomo è tanto debole di fronte ad un microbo; riuscirà a vincere questo microbo, ma fino a quando?  L’uomo è forte, quando, confessando la sua debolezza, riconosce che Qualcuno, più grande di lui, conduce la storia e a Lui deve finalizzare mente e cuore, attività e desideri.

Tutte le vicende umane, piccole o grandi, buone o cattive, di breve o di lunga durata, in qualsiasi parte del mondo vengano compiute, si dice che abbiano una risonanza nell’universo, anche se infinitesimale; quindi anche un’opera buona, per minuscola che sia, non va mai persa nel nulla. La storia ci insegna che le grandi rivoluzioni politiche o industriali, sociali o economiche cambiano il mondo, ma spesso l’uomo, che ne era stato la causa, non è stato in grado di controllarne le conseguenze, e disordine e ingiustizie sono continuate. La pandemia che stiamo attraversando riuscirà a ‘cambiarlo?’ Le cause forse non si scopriranno mai, il rimedio arriverà, speriamo molto presto, e poi? L’uomo sarà convinto della necessità di cambiare i suoi rapporti con l’altro, il suo modo di servirsi delle cose? Avrà imparato che bisogna rispettare l’universo, aver cura dell’ambiente? Che la natura ha delle leggi che vanno osservate, che lui è amministratore di tutto e non il padrone?

E’ necessario allora ripartire con spirito nuovo e idee giuste, ripartire verso ideali concreti e condivisi, ricordando che l’esito di questa ripartenza dipende anche da me e non solo dal ‘potente’ di turno.

Qualcuno ha scritto:

‘Uomo: quanto sei grande, quando rispecchi Dio! Uomo, quanto sei piccolo, quando, rispecchi te stesso!

padre Egidio Zoja

"GLI INFEDELI" DI RICCARDO ROSSI

Qui potete scaricare in formato pdf il racconto di Riccardo Rossi “Gli Infedeli”, buona lettura sotto l’ombrellone!!!

Arrivederci a Settembre con nuove storie su svariati argomenti:

 

LA CITTA’ CHE CAMBIA

-C’era una volta la Boston, poi gli artigiani fecero l’impresa;

-Quando il mercatino dell’antiquariato faceva concorrenza alla Fiera di Sinigaglia;

– Il Carnevale Bollatese sfila in piazza Duomo;

 – La via Garibaldi: il cinema, i negozi, le aziende e i personaggi;

LO SPORT

Mens sana in Corpore sano: l’epopea della Ginnastica Romana e un inedito  Primo Carnera;

La scuola dei lanciatori del baseball Bollate;

1933: la grande Impresa di Carlo Moretti;

Il Pedale Bollatese   e la Bollate – Ghisallo;

Il campo sportivo di via Piave e i fasti del Velodromo;

I cent’anni della Bollatese, il cuore nero arancio dell’Ardor, lo scudetto in rosa della Benvenuta;

EDIFICI STORICI NELLA CITTA’ CHE CAMBIA

La casa del popolo;

I murales di via Gramsci;

Il santuario di Madonna in campagna e la Madonna delle neve in via Piave;

La chiesa di vetro di Baranzate;

Architetti che han fatto la città;

Tu chiamala , se vuoi ,rigenerazione:dai vecchi cortili ai nuovi condomini;

ARTE E CULTURA

Il soggiorno bollatese di Ada Negri;

La scultura protagonista: Renato Montrasi e Gianfranco Lamon;

Quadri d’autore: Vitaliano Galimberti e Innocente Ghioni;

BOLLATE IN MUSICA

Lucio & Patty alla Carta Vetrata, la tragedia di Lolita;

Il fenomeno de I Solitari;

Le sette note in Accademia;

Passa la banda;

ESPERIENZE EDITORIALI

L’Informatore Bollatese;

La stampa dei partiti;

Radio ABC;

Radio Caroline e il concerto di Nilla Pizzi;

Le radio oggi:RCB e Radio Universal

Buone vacanze

Antonio, Filippo, Giordano, Paolo.