Il rito pressoché quotidiano: in tarda mattinata seduto ai tavolini del “ Number Five” sorseggia la tazzina di caffè macchiato immerso nella lettura, da buon juventino, di “Tuttosport”, giornale che ha appena ritirato alla vicina edicola dell’amico Aureliano.
Mauro Cerioni , originario di Castelvetro nel piacentino,dove è nato nell’agosto del 1948, è ormai un bollatese a tutti gli effetti ,ci abita da più di 35 anni con la moglie Mirella , ex insegnante all’ ITC. Eppure ,ancora oggi ,appena incroci il suo sguardo scatta immediato il flashback.: anni Settanta, Palalido domenica pomeriggio , derby d’Italia di pallacanestro, Olimpia Milano, quell’anno targata Innocenti, contro gli eterni rivali dell’ Ignis di Varese. Diretta tv, partita tiratissima , si gioca punto a punto. Tre secondi alla fine, varesini avanti di uno, Cerioni riceve palla si alza dalla lunetta e infila il canestro del sorpasso. (allora non c’era ancora il tiro da 3 punti) Quello della vittoria a fil di sirena sarà il suo marchio di fabbrica . “In ben 3 occasioni sono risultato decisivo, con Varese, ma anche a Torino e a Venezia, tra la rabbia e lo sconcerto di giocatori e tifosi avversari”.