LA FANTASIA AL POTERE

LA CITTÀ DEI BAMBINI

“Trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere” – Piero Calamandrei

Questa citazione di uno dei nostri padri costituenti può essere considerata l’essenza del progetto del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi, istituito nel 2018 dall’allora assessore alle politiche educative Salvatore Leone, con questa significativa motivazione: pensare, progettare e costruire una città a misura di minori, rappresenta una delle imprese a più alto tasso di civiltà educativa, ambientale e sociale, a cui possa essere chiamata una amministrazione comunale. L’obiettivo di questo nostro percorso è infatti quello di abbassare l’ottica degli amministratori cittadini all’altezza dei più piccoli, per comprenderne profondamente esigenze e difficoltà”.

Così, dopo una adeguata campagna elettorale nelle scuole primarie aderenti al progetto, il 25 novembre del 2018, nella solennità dell’aula consiliare, si teneva il primo consiglio comunale che eleggeva Emma Lionetti sindaco (scuola Eugenio Montale) e Isabella Rossi vicesindaco (scuola Leonardo da Vinci). 

La scuola, nei suoi percorsi di educazione civica, ha proprio il compito di promuovere il pieno sviluppo dei ragazzi che le sono affidati, non solo per farli diventare persone e cittadini responsabili, ma anche per accrescere in loro una coscienza civica che li porti a partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale della comunità da cittadini attivi.

Per questo, dopo un anno di lavoro tra docenti delle diverse scuole primarie di Bollate, nel novembre 2018 è stato nominato il primo gruppo di consiglieri ragazze e ragazzi, con lo scopo di proporre e tenere vivo negli Amministratori adulti, ma anche in tutta la comunità bollatese, l’interesse alle tematiche riguardanti l’infanzia e la scuola. Non solo, i ragazzi hanno voluto esprimere la loro opinione anche in merito al futuro della città, soprattutto dal punto di vista del rispetto dell’ambiente e della salute. Un coinvolgimento attivo ed entusiasmante, come emerge dalle loro testimonianze.

Emma Lionetti

Emma Lionetti

Sindaco dal novembre 2018

“La mia esperienza all’interno del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze del Comune di Bollate è stata più che positiva, d’altronde come farebbe a non esserlo? La sala consiliare non è solo un luogo di scambio di idee proposte dagli studenti bollatesi per migliorare la nostra città, ma per noi consiglieri è anche il luogo dove si diffonde un gran chiacchiericcio prima di cominciare una seduta, perché è l’occasione per confrontarci sui temi della vita di tutti i giorni, di quale periodo storico o quale elemento matematico stiamo studiando e, magari, di quale gusto di pizza è più buono, o di quali nuovi vestiti abbiamo comprato”

Greta Paviani

Greta Paviani

“Uno dei momenti belli che ho passato in consiglio comunale è stato quando siamo andati in biblioteca e abbiamo fatto una mini mostra con le nostre foto. E poi anche la prima volta che ho parlato con il microfono in Comune per spiegare i nostri progetti per rendere più bella Bollate”

Emanuele Fuso

Emanuele Fuso

“Per me l’esperienza del consiglio comunale è stata istruttiva, divertente e appassionante. La candidatura e la campagna elettorale sono momenti emozionanti perché devi farti conoscere; io volevo diventare consigliere comunale e ho realizzato questo desiderio impegnandomi molto. È bello partecipare ed esprimere le proprie idee per migliorare la città, e poi si potrebbe avere un ruolo più attivo anche organizzando qualche evento per i ragazzi in giro per la città o nei parchi.”

Jacopo Tralongo

Jacopo Tralongo

“Ho potuto vedere come si collabora all’interno di un comune per prendere decisioni che riguardano la vita delle persone che abitano nella città. Sarebbe bello accorciare i tempi di realizzazione delle proposte fatte in Consiglio Comunale così da far vedere ai ragazzi che il loro contributo e il loro impegno sia veramente servito a migliorare la comunità.”

Riccardo Minora

Riccardo Minora

“Essere eletto consigliere comunale dei bambini e sapere che i bambini elettori hanno avuto fiducia in me è stato bellissimo”

Rebecca Rossi

Rebecca Rossi

“Io mi sono candidata perché volevo dare il mio contributo per migliorare la nostra città; è una esperienza molto bella perché puoi vedere come si incontrano i consiglieri e come funziona il “vero” Consiglio Comunale. Una esperienza istruttiva che ti serve per capire l’importanza di trattare bene il paese e, soprattutto, a rispettarlo!”

Alessia Schieppati

Alessia Schieppati

“L’esperienza è stata bellissima, ho conosciuto molte nuove persone, ho imparato ad esprimere i miei pensieri davanti a persone sconosciute, e ho iniziato a capire come si gestisce una città come Bollate. Consiglio questa esperienza soprattutto ai più timidi perché è un modo per sbloccare e vincere la loro paura.”

Gaia Cardaci

Gaia Cardaci

“Dare la possibilità ai bambini di portare il loro contributo per migliorare il nostro paese mi rende molto orgogliosa. Vorrei dire ai bambini che si vogliono candidare in futuro, di non avere paura e di credere in loro stessi perché il piccolo contributo di ognuno è fondamentale per raggiungere traguardi importanti.”

Le foto dei ragazzi sono di Jordan Cozzi

Nei giorni scorsi si sono tenute le elezioni per il rinnovo dell’organismo e il 25 febbraio verrà nominato il nuovo sindaco che rimarrà in carica per il prossimo biennio. Doveroso a questo punto, un sentito ringraziamento a tutti i consiglieri uscenti per l’impegno e la passione profusa; nell’ordine: Ginevra Arena, Gaia Cardaci, Sofia Colombo, Chiara Colonnini, Davide Curtarelli, Giorgio Della Franca, Giuseppe De Martino, Ludovico Femia, Emanuele Fuso, Thomas Galullo, Aurora Laccona, Martina Marchetti, Riccardo Minora, Anthena Negulic, Greta Paviani, Rebecca Rossi, Mattia Scevola, Alessia Schieppati, Mirko Tarullo, Jacopo Tralongo, Vanessa Volpe.

Il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze

Scarica il pdf con tutti i nomi di chi ha partecipato al consiglio comunale dei ragazzi.

Una passione civica nata in famiglia quella del primo sindaco dei ragazzi Emma Lionetti. Il nonno, Luigi Palese, dal 1995 al 2000 ha ricoperto l’incarico di assessore mentre, dal 2000 al  2005, è stato nominato presidente del consiglio comunale.

Oggi vorrei farti delle domande relative al tuo passato di presidente del consiglio comunale di Bollate per una ricerca scolastica .

..Quando e perche è nata la tua passione per la politica ?

R ho cominciato ad interessarmi di politica sin dall’adolescenza frequentando il segretario del partito socialista del paese dove sono nato.  lo stimolo che mi ha spinto ad impegnarmi nel sociale lo ho avuto quando ho cominciato a lavorare a Milano nei primi anni Sessanta. L’impatto  con le problematiche del mondo del lavoro e le condizioni di vita dei lavoratori in quegli anni mi fecero maturare la decisione di occuparmi di sindacato prima e poi di politica attiva negli anni Ottanta. Mi affascinava e mi affascina tuttora l’idea che la politica riesca a dare risposte alle legittime richieste dei cittadini per una maggiore giustizia sociale e la possIbilità di poter difendere e proteggere le categorie più deboli e svantaggiate della nostra società

Da assessore quale delega ti era stata assegnata ?

Avevo più deleghe e precisamente pubblica istruzione sport e tempo libero e l’attività giovanile.

Mi descrivi un paio di aspetti che ti piacevano di questa tua attività  e mene dici anche due che non erano tanto di tuo gradimento

R Primo aspetto di mio gradimento era quello di poter dare risposte concrete alle richieste dei cittadini. il secondo era quello di avere il privilegio, attraverso le deleghe,  di poter avere un contatto umano con un numero considerevole di persone.  Veramente quelli di non gradimento erano  più di due  purtroppo ma preferisco attenermi alla domande e te ne dico due. Il primo era quello di non potere eliminare le liste di attesa per accedere agli asili nido, il secondo quello di non poter rendere più accoglienti le strutture della nostra città. In entrambi i casi per la mancanza di  risorse economiche sufficienti.

Di cosa si occupa il presidente di un consiglio comunale ?

Dopo il sindaco il Presidente del consiglio comunale è la seconda carica istituzionale del Comune . Il Presidente rappresenta il consiglio comunale all’esterno in tutte le sedi e manifestazioni ufficiali in cui è richiesta la presenza . Presiede e definisce l’assemblea del consiglio comunale, se vogliamo chiamarlo,  il parlamentino bollatese. Tale funzione va esercitata senza mai perdere di vista quanto prevede lo statuto e il regolamento del consiglio comunale . Si occupa del buon funzionamento delle commissioni consiliari affinché il programma tradotto in provvedimenti dal sindaco e dalla giunta, possa essere regolarmente realizzato

Volevo chiederti anche quale credi possano essere le difficoltà di quelli che potremmo chiamare i tuoi successori nella pandemia globale che stiamo vivendo del Covid 19 ?

R Credo, al di là della preoccupazione della salute dei propri cittadini, un assessore sarà preoccupato anche per la mancanza di risorse economiche dovuto al protrarsi di questa pandemia, mentre per il presidente del consiglio comunale, non potendo effettuare commissioni e consigli comunali in presenza, cioè andare in aula consigliare,  probabilmente avrà difficoltà ad approvare i provvedimenti di competenza.

A proposito di pandemia covid 19 come ve la state cavando tu e la nonna . quali sono le principali paure riguardo al virus?

R Intanto rispettando le regole che il governo ci ha dato : indossare la mascherina , rispettare la distanza tra le persone, lavarsi e disinfettarsi le mani, stando in casa il più possibile,  uscendo a fare qualche passeggiata nei luoghi non frequentati,  andando a fare la spesa nei supermercati non in orari di punta.  La principale paura del virus è contagiarsi e finire in un ospedale.

Le domande sono finite. Grazie nonno

Luigi Palese  nel suo ruolo di presidente del Consiglio Comunale-anni Duemila

Pedagogista ed insegnante, mi occupo da molti anni della didattica della musica con particolare attenzione al canto corale. Collaboro con diverse istituzioni musicali milanesi. Mi interesso alla didattica della memoria soprattutto per il ruolo avuto dai Giusti. Credo in una didattica attiva e nella idea espressa da Dewey: ”solo la libertà di pensiero può portare alla vera democrazia “.

MIRKO LUPPI