“Jesus Christ Superstar”

a Bollate è stato anticipato di mezzo secolo.

Il musical statunitense di Rice e Lloyd Webber è datato 1971, mentre da noi la “Passione di N.S. Gesù Cristo” è stata messa in scena al teatro dell’oratorio nientemeno che nel 1925.

Foto di gruppo dei 140 interpreti

Si è trattato di un autentico kolossal teatrale recitato in più serate e con diverse repliche, realizzato dai ragazzi di don Vincenzo Donadeo. Quel vulcanico, geniale, ostinato sacerdote, originario di Precotto, dove era nato nel 1878, che per trent’anni “con cura di padre, zelo di sacerdote, ardore di apostolo temprò la gioventù alla fede, all’onestà, al sacrificio”, come riporta la lapide a lui dedicata in occasione della scomparsa nel 1942.

Un don Lorenzo Milani ante litteram che ha educato e cresciuto generazioni di giovani alla vita attraverso il catechismo, lo sport, la carità, il civismo e la cultura.

Don Donadeo ideatore ed artefice della rappresentazione con i suoi collaboratori

Significativa in proposito la testimonianza di uno dei suoi ragazzi, Antonio Vegetti: “sul palcoscenico dell’oratorio, da don Vincenzo in poi, abbiamo imparato a parlare da piccoli con le parole giuste e nel modo più conveniente”. Con quest’imponente opera il sacerdote si era proposto alcuni obiettivi:

religioso

spiegare concretamente lo svolgersi della settimana santa;

formativo

insegnare a recitare e dunque ad esprimersi in maniera corretta a contadini e operai che parlavano quasi unicamente il dialetto;

lavorativo

oltre che attori, i ragazzi diventarono elettricisti, disegnatori, sarti, falegnami.

 Infatti, dalle scenografie, create e colorate su centinaia di vetrini prima di essere eseguite, alle luci, passando per i costumi e le musiche, tutto è stato costruito nella scuola- officina oratoriana.   E qualcuno di loro, grazie a questa opportunità, imparò il mestiere della vita. E’ il caso di Mario “Stella” Mantica, divenuto poi un provetto elettrotecnico.

Copertina dell’album fotografico delle 52 parti sceniche

Le dediche della rappresentazione

Gesù interpretato da Felice Tenconi

Una recita corale che richiese tre anni di lavorazione e prove, basti pensare che i quadri scenici erano 52, le ore di spettacolo 15 e gli interpreti ben 140.

Tra i principali ricordiamo:

Felice Tenconi (nel ruolo di Gesù), Carlo Ghezzi (Madonna e Ponzio Pilato), Andrea Grassi (Barabba), Angelo Clerici (Giuda), Alessandro Monti (Anna), Enrico Colombo (Chaifa), Virginio Maggioni  (Giovanni), Serafino Minora (Pietro), Umberto Albani (Gesù Bambino), il pittore Innocente Ghioni (Ismodeo). 

Per quel tempo dunque un vero e proprio kolossal in più atti che fece epoca, ma soprattutto ebbe una grandissima risonanza tanto da essere richiesto e replicato in molti centri della zona e di entrare nel sentimento collettivo come uno degli eventi che fanno storia e si tramandano.

Così, quando nel 2019 la parrocchia san Martino, d’intesa con  il gruppo di teatro popolare  varesino di Jerago con Orago, ha deciso di proporre per il Venerdi santo (19 aprile) una sacra rappresentazione per le vie cittadine, con la partecipazione di oltre 300 persone tra attori e figuranti, dei quali molti bollatesi, a qualcuno è  tornato in mente di aver sentito dai nonni  il racconto  di una  analoga recitazione , avvenuta  tanti anni prima e che aveva fatto parlare di Bollate in tutta la zona.

Nel video di Angelo Gentile alcuni momenti della rappresentazione 2019 conclusasi nell’area rialzata del parco Expo.

© Foto Archivio storico  G. Minora – © Foto a colori Angelo Gentile e Antonio Rozza

Paolo Nizzola, una vita a maneggiare notizie tra giornali , radio e tv,  tanto da farne un libro autobiografico “ Ho fatto solo il giornalista”.

Milanista da sempre, (ritiene che la sua più bella intervista l’abbia realizzata con Gianni Rivera), appassionato di ciclismo, (è coautore del libro “una storia su due ruote”), amante della musica jazz (è presidente dell’Associazione Bollate Jazz Meeting) .Gaudente a tavola, soprattutto  in buona compagnia.
Insomma, gran curioso di storie, di umani e di situazioni.

Paolo Nizzola

Giornalista

Ha sempre coltivato diverse passioni. La musica nei suoi aspetti più vari ,la fotografia, la storia locale e lo  sport   sono sempre stati al centro dei suoi interessi. .Una costante curiosità per tutto ciò che lo circonda lo ha portato a conoscere molti jazzisti italiani e americani o a scoprire aspetti dimenticati di quanto avvenuto in passato nella sua città. Ha collaborato alla realizzazione delle pubblicazioni  Bollate 100 anni di immagini (1978) , Una storia su due ruote (1989) Il Santuario della Fametta (2010) La Fabbrica dimenticata (2010) Il soggiorno a Bollate di Ada Negri (2014) . Ha curato anche diverse mostre fotografiche fra le quali La prima guerra mondiale nella memoria dei Bollatese (2015) La Fabbrica dimenticata (2010) I 40 anni di Radio ABC (1977). E’ tra i fondatori dell’Associazione Bollate Jazz Meeting (1994) di cui è segretario.

Giordano Minora