Nel 1973 è nel roster della squadra ‘Ragazzi’ che, allenata da Alfredo Parri, diventa campione d’Italia battendo Parma. Nel 1975 sfiora il titolo ‘Allievi’, sconfitto nella finalissima dalla stessa Parma. L’anno successivo Marco fa il suo esordio in serie A. Nel 1976 la FIBS aveva inserito la regola che una partita delle tre in programma nel week-end, nella fattispecie quella del sabato pomeriggio, le squadre dovessero giocare con quattro giocatori italiani under 18, compreso il lanciatore. Grazie a questa regola, Marco disputa la sua prima partita a Bologna, schierato come esterno destro, in una gara da dimenticare, è una sonora sconfitta. Nel 1977 arriva la convocazione in nazionale Juniores. Silvano Ambrosioni lo vuole con sé ai campionati mondiali in Argentina, insieme al compagno di club Roberto Radaelli. L’Italia si classifica al 3° posto nel torneo vinto da Cuba. Nel 1978 nuova convocazione azzurra per gli Europei Juniores in Olanda, dove l’Italia deve difendere il titolo conquistato l’anno precedente. Gli azzurri si confermano sul tetto d’Europa battendo in finale gli ‘Orange’, i rivali di sempre. “Juniores trionfo Bis”, titola la rivista Tuttobaseball del 6 settembre, sottolineando come “il grossetano Galli e il terza base Borroni, sono apparsi, sul piano difensivo, i migliori degli azzurri”. Sono gli anni in cui il Bollate Baseball si tinge di arancione (Diavia) e il manager David Phares lo inserisce stabilmente in terza base.
Nella stagione datata 1979, Bollate naviga nelle zone basse della classifica e con lo sponsor Diavia che ha comunicato che terminerà il rapporto di abbinamento. Un momento difficile sottolineato da Tuttosport che presenta in questo modo la stracittadina contro il Milano, “Dopo 4 anni ritorna il derby lombardo in serie Nazionale. L’avvenimento è stato salutato da un pubblico straripante (a occhio e croce più di 5.000 persone nei due incontri) ma si propone in termini abbastanza drammatici, viste le posizioni di classifica della due squadre”. Milano fa sua gara 1 (2-3), mentre la seconda partita è appannaggio del Bollate che strappa la vittoria (8-7) nell’ultimo attacco. Partita che, come titolerà la Gazzetta dello Sport , “Finisce con una scazzottata generale ”, causa il contestato punto vittoria dei bollatesi. Al termine del campionato, Bollate retrocede e Borroni lascia in direzione Milano una prima volta, per ritornarci l’anno successivo. Invece, nel triennio 1982-1984 , di nuovo in forza al Milano ,targato CEI , viene impiegato quasi sempre da battitore designato :in questo ruolo trascina la compagine in un doppio successo nei derby di luglio. Da buon pendolare del batti e corri, dal 1985 al 1991 è ancora in forza all’AMS Bollate, e, nel 1986, grazie a un portentoso fuoricampo, è determinante nel derby pomeridiano del 10 maggio. Nel 1990 gli si schiudono le porte della nazionale maggiore per una tournée negli Stati Uniti e precisamente a Memphis nel Tennessee. Nel 1992 varca nuovamente il Pudiga e torna nel roster del Milano, questa volta targato Mediolanum ,dove gioca la sua migliore stagione ottenendo prestigiosi risultati. Si aggiudica la prima Supercoppa europea , vincendo la bella nella ostile Nettuno. Poi, seppur con dolore ,vince la Coppa delle Coppe in Olanda contro i locali di Bossum. Nell’euforia per il trionfo, Borroni sferra un pugno contro la parente in cemento del dog-out fratturandosi la mano destra. Il ’92 ,frattura a parte,è il suo anno migliore perché termina il campionato con la conquista del Guanto d’Oro come migliore 1^ base.