I GESTI GIALLI

Il softball cinese sbarca al Comunale

Le sorridenti giocatrici cinesi

Il diamante di via Verdi, la casa del Bollate baseball, era appena stato interessato dall’ultima manutenzione. Del resto, l’inizio di ottobre del 1980 era stato tiepido e quindi Giovanni Farina, il compianto custode del campo comunale, aveva da tempo riposto in magazzino i cuscini delle basi e coperto con i teli impermeabili i punti nevralgici del gioco, il monte di lancio e casa base, per preservarli dal rigore invernale. Quando, all’ improvviso, una notizia era filtrata dal Palazzo Municipale e aveva fatto sussultare il mondo del ‘batti e corri’ bollatese, senza che ancora ci fosse la conferma dell’ufficialità. Ma, si sa,

“una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale…vola veloce di bocca in bocca”.

Fu cosi che in un battibaleno si apprese che il Comunale avrebbe ospitato la partita inaugurale del primo tour italiano (10-22 ottobre) della nazionale della Repubblica Popolare Cinese di softball, opposta, in una serie di sfide, alla nazionale Italiana.  Una autentica novità in quegli anni. La manifestazione aveva lo scopo, piuttosto ambizioso, di realizzare una sorta di torneo dell’amicizia che avrebbe interessato sei città del softball italico.

La locandina dell’incontro

L’amministrazione bollatese, naturalmente, accolse con entusiasmo l’invito della Federbaseball, nelle persone del presidente Bruno Beneck e del suo vice Aldo Notari, di  ospitare la gara di apertura, tanto che, per non incorrere in inconvenienti legati a carenze strutturali del campo da  gioco, indicò  da subito la sede del Comunale in quanto  la ‘casa’ ospiatese  delle campionesse d’Italia della Kerodex, che in quel periodo storico dominavano il campionato, non aveva l’impianto di illuminazione. Il torneo di softball si disputava in chiaro, solo la domenica mattina, e dunque questo evento assumeva un ulteriore significato, ossia quello della prima notturna. Oltretutto, a rendere ancor più appetibile l’iniziativa, nei recenti campionati mondiali di Osaka, la Cina si era laureata campione del mondo battendo in finale il Giappone per 1-0.

Cosi, gli amministratori bollatesi nella persona del sindaco Elio Aquino e dell’assessore allo Sport Antonietta Farolfi, non si sono lasciati sfuggire la proposta della FIBS perché non solo rappresentava un eccezionale evento di caratura internazionale, ma era  anche un modo per celebrare la vertiginosa crescita del  softball cittadino che , nel giro di un decennio , era diventato fenomeno di tendenza e costume.

Quel 10 ottobre, tutto era pronto per ospitare la partita, nonostante nella giornata precedente la pioggia e il freddo l’avessero fatta da padrone mettendo in forse la disputa dell’incontro.

In attesa della sfida sul campo, spazio al cerimoniale, sindaco e amministratori hanno ricevuto in grande stile in Comune le azzurre e le cinesi, donando alla delegazione dagli occhi a mandorla, in segno di amicizia, un piatto in argento dello scultore Mario Guida e, allo  stesso tempo, per non essere da meno con le ragazze italiane, promettendo la realizzazione dell’impianto di illuminazione per il campo delle scudettate bollatesi.

Alcuni giocatrici dell’Italia e della Cina in gita a Firenze  durante la tournee italiana

Gli amministratori bollatesi e il rappresentante del governo cinese in posa prima della partita. Da sinistra: Antonietta Farolfi (assessore allo sport), l’esponente del governo cinese, Elio Aquino (sindaco), Bruno Luzzato Carpi (senatore), Antonio Serravillo (vice sindaco) – Foto gentilmente concessa da Antonietta Farolfi

La presentazione delle squadre e la consegna dei doni alle atlete e la sfilata delle majorettes

Le due delegazioni si erano poi trasferite a Castellazzo, dapprima in visita a villa Arconati, accolte da donna Beatrice Crivelli, e successivamente al vicino Centro Ippico di via Fametta, qui a fare gli onori di casa e stato nientemeno che il campione olimpico Graziano Mancinelli.

Nel frattempo cresceva l’attesa per il match, già frenetica nel primo pomeriggio, con  molti tifosi in fila davanti al cancello del Comunale nella speranza di entrare subito e occupare un buon posto in tribuna. Dopo la presentazione delle formazioni e gli inni nazionali eseguiti dalla banda santa Cecilia, alle 20.30 puntuali, l’arbitro ha chiamato il play-ball davanti a circa 6000 spettatori, tra curiosi, quasi tutti neofiti di questo sport, e appassionati del ‘soft’ che, sfidando la temperatura pungente della sera si erano  assiepati sulle tribune e lungo il perimetro del campo, in particolare per ammirare la potenza dell’eccezionale lanciatrice Lin Niamiin, accreditata di un ‘rise’ (palla veloce che sale nell’area dello strike) tirato  intorno ai 108 chilometri orari.

La lanciatrice fuoriclasse Lin Nianmiin in azione

La nazionale cinese, pur essendo abituata a ben altre platee, fu sorpresa dal calore e dall’atmosfera di entusiasmo che ha animato l’evento, non disdegnando  apprezzamenti  per la  qualità del gioco espresso dalle azzurre, sebbene il manager Cipriani, considerato che le esibizioni programmate erano in tutto  sei e avrebbero toccato diverse città, Milano, Genova, Bologna, Roma, Palermo (solo a Parma non si è giocato per la nebbia), ha preferito costruire la squadra azzurra seguendo comprensibili criteri geografici.

Il softball bollatese ,nella partita di casa ,era ben rappresentato dalle collaudate Carla Martignago, Patrizia Caroti, Nadia Barolo, Bruna Manuelli, oltre alla diciassettenne debuttante Emanuela Pregnolato , mentre altre due atlete, Paola Sarassi e Maddalena Soldi, hanno avuto l’onore di essere impegnate per l’intera tournee.

Addirittura Paola Sarassi (in carriera 38 presenze in nazionale), insieme a Waide Laide,  e stata giudicata migliore giocatrice della serie di incontri.

Le componenti della squadra cinese tutte con il sorriso sulle labbra

 La partita dei “gesti gialli” bollatesi si  è  conclusa 4-0 a favore delle asiatiche, con le azzurre che però non hanno sfigurato in quella che è risultata un’esperienza positiva sia per le giocatrici che per il pubblico locale, incuriosito soprattutto dalla presenza inedita di una rappresentativa cinese, una rarità a quell’epoca e non certo diffusa come oggi. Proprio a sottolineare il segno dei tempi: durante la permanenza in Italia e prima di rientrare a Pechino via Bucarest, nonostante il controllo molto assiduo dei delegati cinesi, due atlete sono riuscite a far  perdere le loro tracce e non rientrare in patria.

Una serata, quella del 10 ottobre 1980, dal sapore sportivo e politico che può a buon diritto essere annoverata negli annali della storia della nostra città. Anche perché, seppur per una notte, Bollate ha  messo in pratica, anticipando i tempi, i versi di un celebre e profetico motivo di Bruno Lauzi:”Arrivano i cinesi, succede un quarantotto, si piazzano in salotto e non se ne vanno più”. Fenomeno che si è avverato qualche più tardi, con una sempre maggior presenza di cittadini di origine orientale nel nostro territorio.

GIANLUCA ZAMPERINI

Si ringraziano Antonietta Farolfi e Paola Sarassi per la collaborazione.

Alcune fasi di gioco

Rassegna stampa dell’epoca

TUTTE LE FOTO SONO DI GIORDANO MINORA

Classe 1951, conosciuto come Luca, è appassionato da sempre di baseball italiano e statunitense. Tifoso degli Huston Astros, militante nella Divisione Ovest della Major League. Ha collaborato con i periodici Settegiorni, il Notiziario, Tuttobaseball e Softball, Baseball International, Sport USA e Radio Caroline. Tra gli anni Settanta e Novanta è stato speaker ufficiale del Bollate baseball, classificatore ufficiale FIBS, dirigente accompagnatore. I suoi must: indossa da sempre camicie hawaiane e colleziona figurine di baseball USA.
Gianluca Zamperini