L’amministrazione bollatese, naturalmente, accolse con entusiasmo l’invito della Federbaseball, nelle persone del presidente Bruno Beneck e del suo vice Aldo Notari, di ospitare la gara di apertura, tanto che, per non incorrere in inconvenienti legati a carenze strutturali del campo da gioco, indicò da subito la sede del Comunale in quanto la ‘casa’ ospiatese delle campionesse d’Italia della Kerodex, che in quel periodo storico dominavano il campionato, non aveva l’impianto di illuminazione. Il torneo di softball si disputava in chiaro, solo la domenica mattina, e dunque questo evento assumeva un ulteriore significato, ossia quello della prima notturna. Oltretutto, a rendere ancor più appetibile l’iniziativa, nei recenti campionati mondiali di Osaka, la Cina si era laureata campione del mondo battendo in finale il Giappone per 1-0.
Cosi, gli amministratori bollatesi nella persona del sindaco Elio Aquino e dell’assessore allo Sport Antonietta Farolfi, non si sono lasciati sfuggire la proposta della FIBS perché non solo rappresentava un eccezionale evento di caratura internazionale, ma era anche un modo per celebrare la vertiginosa crescita del softball cittadino che , nel giro di un decennio , era diventato fenomeno di tendenza e costume.
Quel 10 ottobre, tutto era pronto per ospitare la partita, nonostante nella giornata precedente la pioggia e il freddo l’avessero fatta da padrone mettendo in forse la disputa dell’incontro.
In attesa della sfida sul campo, spazio al cerimoniale, sindaco e amministratori hanno ricevuto in grande stile in Comune le azzurre e le cinesi, donando alla delegazione dagli occhi a mandorla, in segno di amicizia, un piatto in argento dello scultore Mario Guida e, allo stesso tempo, per non essere da meno con le ragazze italiane, promettendo la realizzazione dell’impianto di illuminazione per il campo delle scudettate bollatesi.