Cronache dal fronte

cosa vuol dire fare la guerra

Una storia che riemerge in tarda età: le pagine del taccuino scritto durante la chiamata alle armi dal fante Ambrogio Ghioni, solese, classe 1913, sul quale ha annotato, in bella calligrafia, i diversi fronti di guerra che lo hanno coinvolto.  Una sorta di diario di  bordo di uno dei “tanti Nencini, soldato d’Italia”, acriticamente patriota, chiamato dapprima a combattere per la conquista di Etiopia (1934- 36), successivamente sul fronte greco- albanese (1941) e infine in Sicilia nel 1943, fino alla liberazione nel 1945. Capitoli narrati in svariati momenti della sua avventura militare e che il figlio Mauro ha raccolto e riportato alla luce nel volume: “In marcia – da Bollate all’Amba Alagi -”  con l’intento di testimoniare una memoria personale raccontata “forse  per lenire il doloroso ricordo dei molti amici che non tornarono, forse per cercare una giustificazione alla consapevolezza di essere stato coinvolto, suo malgrado, in una delle peggiori pagine della storia italiana”.

Nello stesso tempo per lanciare un monito sulla tragicità della guerra. Un messaggio tornato prepotentemente d’attualità di questi tempi, sia per la circostanza della celebrazione dell’Ottantesimo anniversario della lotta di Liberazione dal nazifascismo, sia per la complessa situazione generale che stiamo attraversando dove i venti di pace sembrano lasciare progressivamente spazio al rumore sempre più forte dei combattimenti. E come ha denunciato papa Francesco nella sua omelia di Pasqua, risultata poi il suo testamento:”nessuna pace è possibile senza un vero disarmo. L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo”. 

In Marcia da Bollate all'Amba Alagi

Un viaggio autentico nei ricordi di un giovane soldato italiano tra il 1934 e il 1945.
Fotografie storiche, appunti personali, e riflessioni intime per non dimenticare.

Curatori: Mauro Ghioni – Andrea Schieppati  – Progetto grafico e impaginazione: Andrea Schieppati

Nato il 15 agosto 1955, nella propria casa, alla Cascina del Sole di Bollate , ha respirato l’aria libera delle “corti”,  crescendo  nel rispetto della terra e dei suoi avi, tutti contadini (analfabeti sapienti) , che con tanta fatica l’avevano lavorata. Formatosi educativamente nei collegi dei  Salesiani , a cui sarà sempre riconoscente per i sentimenti di solidarietà verso i poveri  e di rispetto per la natura,  si laurea in Giurisprudenza a Milano, impiegandosi successivamente al Comune di Bollate,  fino al recente pensionamento. Questo gli consente, quando non impegnato negli abituali “vagabondaggi” nella penisola alla scoperta di luoghi e… tradizioni culinarie,  di coltivare la lettura degli amati scrittori lombardi ( dal Carlin Porta a Dossi, Tessa, Piero Chiara, Brera…) ed effettuare ricerche alla riscoperta delle tradizioni e storie locali,  iniziando da quelle della propria famiglia.

Mauro Ghioni