Insomma, un autentico romanzo popolare dove si narrano vicende passate e presenti legate alle trasformazioni urbane, sociali, culturali, di costume, aggregative e sportive, di un comune alle porte di Milano che, in maniera repentina, è mutato da centro agricolo, con ritmi, usanze, ambienti di vita agreste: cortili, stalle, coltivazioni e canali, a quartiere della città metropolitana, sviluppatosi e cresciuto attraverso l’insediamento di innumerevoli interventi abitativi, infrastrutture viarie, industriali, di terziario, che hanno comportato l’arrivo di nuovi residenti di svariate provenienze; fattori che tutti insieme ne hanno mutato identità, fisionomia e geografia. In questo itinerario di pensieri e parole che hanno segnato e segnano il destino del nostro territorio, il racconto a più voci è diventato a furor di popolo, è proprio il caso di dirlo, un volume antologico: ”Il Romanzo Popolare di una Comunità”, da subito trasformatosi nell’evento editoriale del Natale cittadino e che ha trovato nel commento di un lettore la sua ideale definizione :“dopo aver letto questo libro vi sentirete più bollatesi”. Un’affermazione che, oltre ad essere un elogio per il lavoro compiuto, è un invito ai nuovi cittadini perché dentro queste pagine possano affezionarsi alla città in cui risiedono e scoprirne le radici, approfondendo eventi, fatti, iniziative associative, nomi di personaggi che con impegno, generosità, genialità, abnegazione ,in contesti diversi, hanno lasciato il segno del loro operato e che è doveroso far conoscere e condividere in una memoria da restituire e tramandare. Circostanza che sta già avvenendo tra i banchi di alcune scolaresche.
Sosteneva il compianto parroco di Castellazzo, padre Egidio Zoja, in uno dei suoi ultimi scritti, subito dopo aver tagliato il traguardo dei 90 anni: “la società attuale è il risultato di scelte fatte nel passato; così come le future saranno condizionate dalle scelte presenti. Anche nell’essere umano la memoria, cioè il ricordo di cose antiche o recenti che siano, è alla base delle nostre esperienze di vita, che poi sfociano in scelte concrete”.